Santi Archives - Dio padre misericordioso https://www.diopadremisericordioso.it/category/santi/ Chiesa Tor Tre Teste Roma Fri, 21 Apr 2023 08:24:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.5 La Vita di San Luca: Evangelista ed Artista https://www.diopadremisericordioso.it/la-vita-di-san-luca-evangelista-ed-artista/ https://www.diopadremisericordioso.it/la-vita-di-san-luca-evangelista-ed-artista/#respond Fri, 21 Apr 2023 08:24:23 +0000 https://www.diopadremisericordioso.it/?p=234 La Vita di San Luca: Evangelista ed Artista La vita di San Luca non è documentata con certezza, ma si  presume sia nato a Antiochia di Siria intorno al I secolo d.C., da una famiglia pagana o giudeo-cristiana. Fu l’influenza di San Paolo, a far sì che San Luca si convertisse al Cristianesimo, e che …

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La Vita di San Luca: Evangelista ed Artista

La vita di San Luca non è documentata con certezza, ma si  presume sia nato a Antiochia di Siria intorno al I secolo d.C., da una famiglia pagana o giudeo-cristiana. Fu l’influenza di San Paolo, a far sì che San Luca si convertisse al Cristianesimo, e che dopo essersi convertito decidesse di accompagnarlo in molti viaggi missionari, oltre che a Roma anche in Asia Minore ed in Grecia.

San Luca infatti, era un medico e discepolo di San Paolo, con il quale viaggiò a lungo per diffondere il messaggio di Gesù Cristo. Si ritiene che abbia scritto il proprio Vangelo e gli Atti degli Apostoli tra il 70 e l’80 d.C., basandosi su fonti orali e scritte tra cui il Vangelo di Marco.

Sebbene San Luca non abbia mai conosciuto direttamente Gesù Cristo, è comunque tra i più importanti evangelisti del Cristianesimo, e come negli altri vangeli, anche nel suo Gesù Cristo è identificato come il Messia ed il Salvatore del mondo, ma il Vangelo secondo Luca si distingue per la particolare e ricorrente attenzione ai poveri, agli emarginati, alle donne, ed ai bambini.

Il Vangelo secondo Luca, è il vangelo dell’amore e della compassione per i più bisognosi

Il lato di Gesù Cristo che maggiormente emerge dal Vangelo di San Luca, è dunque quella di un Messia compassionevole e misericordioso, che perdona i peccatori, guarisce i malati, risuscita i morti, ed annuncia l’avvento di un Regno di Dio fondato sull’amore e sulla compassione per i più bisognosi. Nel vangelo secondo Luca, Gesù è il Figlio di Dio, nato da una vergine per opera dello Spirito Santo, ma è anche il Figlio dell’uomo solidale e compassionevole con l’umanità sofferente.

Nel vangelo di San Luca, Gesù è il compimento delle profezie dell’Antico Testamento, ma anche (e soprattutto) colui che garantisce la salvezza non più soltanto ad un popolo, ma a tutti i popoli della terra. Gesù è il maestro che insegna con parabole e stupisce con i suoi miracoli, ma anche il servo sofferente che muore sulla croce e risorge il terzo giorno per riscattare l’umanità dai suoi peccati.

San Luca, non soltanto evangelista ma anche originale e talentuoso artista del sacro

San Luca è anche considerato un precursore dell’iconografia Cristiana, in quanto avrebbe dipinto quadri di Maria, di San Pietro, San Paolo, e di altri santi della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Per realizzare le sue opere, si dice che abbia usato come modelli le persone che aveva conosciuto, ma che in molti casi abbia fatto riferimento ad immagini che gli erano apparse in visione.

 

Tra le opere più famose di San Luca ci sono la Madonna di Vladimir, la Madonna di Czestochowa, la Madonna del Perpetuo Soccorso, e la Madonna di Loreto. Queste opere sono conservate in vari luoghi di culto e musei nel mondo, e sono oggetto di venerazione da parte dei fedeli. Per contemplarle, in primo luogo è possibile visitare l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, dove sono esposte molte delle sue icone e dei suoi dipinti. L’Accademia di San Luca, è inoltre un’istituzione culturale che promuove lo studio e la diffusione delle arti visive.

Il martirio di San Luca e la devozione tributatagli dalla Cristianità

Non vi sono fonti storicamente inoppugnabili riguardo il martirio di San Luca, ma secondo la tradizione Cristiana San Luca morì martire a Beozia, intorno all’84 d.C., per impiccagione da parte di un gruppo di greci ostili al Cristianesimo.

Sempre secondo la Cristianità, il corpo di San Luca fu sepolto a Costantinopoli dove fu venerato fino al 1204, e poi trafugato dai crociati che lo trasferirono a Padova. E’ infatti nella Basilica di Santa Giustina di Padova, che a tutt’oggi sono conservate le spoglie mortali di San Luca. Ad eccezione del cranio che fu portato in Lombardia, e che oggi si trova in un reliquiario nella Chiesa di San Luca, a Cremona.

San Luca dunque, è stato un uomo, un santo, ed un evangelista, fondamentale nella storia del Cristianesimo, che ci ha lasciato in eredità il proprio vangelo, il libro degli atti degli apostoli, ed opere d’arte sacra che rimarranno immortali, oltre ovviamente ad un’insostituibile eredità spirituale, per la quale ogni buon Cristiano gli sarà eternamente grato e lo ricorderà sempre con tanto amore e viva devozione.

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Santa Gemma Galgani https://www.diopadremisericordioso.it/santa-gemma-galgani/ https://www.diopadremisericordioso.it/santa-gemma-galgani/#respond Sat, 26 Dec 2020 16:36:19 +0000 https://www.diopadremisericordioso.it/?p=29 Santa Gemma Galgani vergine viene festeggiata per la chiesa universale l’11 aprile, per la Famiglia Passionista e nelle diocesi di Lucca invece la santa è celebrata il 16 maggio. Santa Gemma Galgani è stata insignita di questo titolo per la sua ardua contemplazione della Passione del Signore e per aver pazientemente sopportato i dolori. La morte sopraggiunge quando …

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Santa Gemma Galgani vergine viene festeggiata per la chiesa universale l’11 aprile, per la Famiglia Passionista e nelle diocesi di Lucca invece la santa è celebrata il 16 maggio.

Santa Gemma Galgani è stata insignita di questo titolo per la sua ardua contemplazione della Passione del Signore e per aver pazientemente sopportato i dolori. La morte sopraggiunge quando la ragazza ha soli 25 anni dopo una tortuosa esistenza e diverse malattie.

Biografia e percorso di fede di Santa Gemma Galgani

Gemma Galgani è nata il 12 marzo del 1878 a Borgonuovo di Camigliano, Lucca, e riceve il battesimo il giorno dopo la nascita il 13 marzo. Il 26 maggio del 1885, nella chiesta di San Michele in Foro, l’arcivescovo di Lucca invece somministra alla donna la cresima. La sua vita è al quanto complessa, la madre muore nel 1886, dopo di ché arriva un secondo lutto la morte del fratello Gino, seminarista che perde la vita a soli 18 anni.

Nel 1895, Gemma decide di seguire con arduo impegno la via della croce e l’itinerario cristiano, una vocazione dovuta anche ad alcune visioni del suo angelo custode. Questo le ricorda che i gioielli per una sposa di Cristo sono le spine e la croce.

L’undici novembre del 1897 muore anche il padre di Gemma, Enrico, e le condizioni della famiglia diventano ancora più dure dal punto di vista economico, lasciando la casa di via San Giorgio e trasferendosi in via del Biscione, 13 che oggi prende il nome di via Santa Gemma 23.

Gemma trascorre un periodo a Camaiore dalla zia che l’aveva presa con sé dopo la morte del padre, ma nell’autunno del 1899 s’ammala molto gravemente e torna con la sua famiglia. Arriva così la sera dell’8 dicembre, la festa dell’Immacolata, in cui decide di fare voto di verginità. Durante la notte seguente il venerabile Gabriele le appare nuovamente e la chiama con l’appellativo “sorella mia” e le porge un bacio e il segno dei passionisti che le si posa sul petto.

A gennaio del 1900, Gemma inizia a scrivere a padre Germano, il sacerdote passionista che riconobbe in lei l’opera divina di Dio. Dopo una serie di lettere si incontrarono personalmente. Mentre in settembre, Gemma lascia la sua famiglia e va abitare in casa Giannini, e torna a casa solo in poche occasioni quando la sorella ha problemi di salute.

Anche la salute di Gemma però è instabile infatti si ammala molto spesso di varie malattie che mettono a dura prova il suo fisico. E nel frattempo riceve anche dei colpi morali al quanto tristi come la morte della sorella e del fratello. La famiglia Giannini per ordine dei medici trasferisce Gemma in un appartamento affittato dalla zia Elisa. In questo periodo Gemma vive un’esperienza d’abbandono della croce e di silenzio da parte di Dio. Durante il resto della sua vita, Gemma continua a vivere appieno la sua vita dedicata a Dio nonostante le tentazioni del demonio.

A mezzogiorno dell’11 aprile del 1903, il Sabato Santo, mentre le campane annunciano la risurrezione di Dio, Gemma s’addormenta mentre è assistita dai Giannini. Il 14 maggio del 1933 papa pio XI annovera Gemma Galgani tra i beati. Poi Pio XII la riconosce come Santa per la sua pratica eroica e la virtù cristiana.

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